Il giorno 14 novembre 2024 le classi 2°Cmm e 2°DI sono state accompagnate dalle docenti Marra Lucia e Mormile Alessia presso la visita guidata ‘’Lecce Romana’’, guidate dalla sig.ra Lara, un’ archeologa della zona , che ci ha permesso di scoprire molte delle opere romane e Messapiche presenti nella nostra città.
La visita si è svolta in 8 principali tappe, che ci hanno mostrato le opere più affascinanti della storia romana a Lecce.
CASTELLO CARLO V
La prima tappa è stata la visita esterna del Castello Carlo V, utilizzata come punto di ritrovo iniziale per la visita guidata, in cui abbiamo appreso le informazioni principali sulla grandezza e la superficie occupata dalla città nei vari periodi storici, intorno al III secolo a.C. e nel medioevo, le uniche due epoche in cui si hanno fonti scritte della città; abbiamo appreso poi il nome attribuito alla città dopo il dominio dei romani, cioè LUPIAE; infine abbiamo parlato della costruzione del castello e della precedente presenza di un castello più piccolo proprio all’ interno dell’ attuale castello, esso inoltre è stato completato e rinforzato come è adesso con i materiali presi dall’ anfiteatro romano, al tempo in rovina, secondo la volontà di Carlo V stesso.
ANFITEATRO ROMANO
Per la seconda tappa ci spostiamo in piazza sant’ Oronzo, dove circa 80 anni fa è stata riportata alla luce una delle opere più belle di Lecce, l’ anfiteatro romano: costruito intorno al I secolo d.C., veniva usato per la rappresentazione di varie opere, tra cui lotte tra bestie e schiavi e così via… Abbiamo appreso inoltre che la parte portata alla luce è solo 1\3 di quella reale, ci sarebbe da scavare sotto la chiesa Santa Maria Della Grazia per riportare il tutto alla luce; inoltre in questo momento si stanno svolgendo dei lavori per il rinnovo di alcune parti della piazza e dall’ alto si può notare la continuazione dello stile dell’ anfiteatro anche solo scavando poco più di un metro. La capienza massima era di circa 25.000 posti
LA COLONNA DI SANT’ ORONZO
Sempre in piazza sant’ Oronzo è presente la statua del patrono di Lecce posta su una colonna regalata dalla provincia di Brindisi come regalo per la protezione dalla peste effettuata da sant’ Oronzo nelle due province intorno al 1656, per questo sant’ Oronzo venne proclamato patrono di Lecce sostituendo sant’Irene, la colonna era inizialmente posta alla fine della via Appia a Brindisi.
PIAZZA SIGISMONDO CASTROMEDIANO
Piazza Sigismondo Castromediano è una piazza intitolata al letterario e archeologo italiano, sotto questa piazza in epoca romana era presente un frantoio con diversi contenitori di olio, questi ora possono essere visti attraverso le vetrate.
PIAZZETTA SANTA CHIARA
Sotto piazza Santa Chiara un tempo erano presenti delle terme con calidarium e tepidarium
TEATRO ROMANO
La visita prosegue con la vista esterna del teatro romano: in questo teatro venivano raffigurate commedie e tragedie, e, sulla parte del palco era rappresentata la ‘’facciata di un edificio’’ trovata distrutta, è possibile risalire a una ricostruzione secondo le posizioni dei materiali, si stima che la capienza sia di circa 6.000 persone.
Al centro del teatro era possibile notare con certezza la presenza di una statua raffigurante Cesare Ottaviano Augusto, che ha una storia particolare con Lecce, infatti, secondo alcune fonti, Cesare sbarcò nel porto di San Cataldo (porto di Lecce) nel 43 a.C, dove venne a sapere della sua successione al trono di Giulio Cesare appena assassinato.
TEMPIO DEA ISIDE
Come penultima tappa ci viene illustrato un tempio dedicato alla dea Iside presente sotto il palazzo Vernazza
ULTIMA TAPPA: MUSEO SIGISMONDO CASTROMEDIANO
La nostra ultima tappa è stata proprio quella del museo più grande e noto della zona. Nel museo Sigismondo Castromediano sono presenti molti ritrovamenti del territorio: anfore, oggetti di vita quotidiana, vasi greci.
Il museo si sviluppa in 4 paesaggi: paesaggio di mare, paesaggio di terra, paesaggio dei vivi e paesaggio dei morti.
Proprio nel paesaggio dei vivi sono presenti delle trozzelle, un tipo di vaso presente nella zona del territorio messapico.
Infine ci è stato spiegato da dove deriva il termine ‘’salentini’’: deriva dal greco ‘’salo’’, amico del mare.
Personale scolastico
Docente